Alla scoperta delle tonnare della Terra dei Due Mari

La tonnara di Vendicari

La tonnara di Vendicari

I resti degli antichi stabilimenti di Avola, Portopalo, Vendicari e Marzamemi accompagnano il viaggiatore in un passato nemmeno troppo lontano, da cui provengono storie di una tradizione marinara di grande fascino

Sono ormai siti di archeologia industriale, suscitano una profonda nostalgia perchè rievocano un mondo in parte andato perduto ma che continua a vivere nei racconti e nei ricordi delle persone del posto. Sono le quattro tonnare della Sicilia sud-orientale, che stiamo imparando a conoscere durante il Festival dei Due Mari, pagine di storia marinara in cui si riconosce il volto più autentico di quest’area tra il Mediterraneo e lo Ionio. Un motivo in più per scoprire la Terra dei Due Mari in cui la pesca, nonostante viva una fase di profonda evoluzione, continua a intrecciarsi con la vita delle comunità locali. Se è vero che alcuni dei riti passati sono tramontati, i volti, le voci e lo sguardo dei pescatori ci parlano di un mondo ancora vivo.

Visitare le tonnare di questa costa permette di capire bene da dove nasca il suo legame speciale con il mare. Partiamo proprio dalla vecchia Tonnara di Portopalo di Capo Passero, dove la loggia, lo stabilimento per la lavorazione del tonno, la grande fornace, i magazzini delle botti e la Chiesa del XVII secolo ricordano l’atmosfera di un tempo: basta poco per immaginare la chiassosa attività dei pescatori, le cui giornate erano contraddistinte da passione, speranza e tenacia.

Ci spostiamo sul litorale netino, nella splendida Oasi Faunistica di Vendicari, per visitare al suo interno l’omonima Tonnara di origine settecentesca, edificata attorno alla Torre di epoca normanna.  Lo stabilimento era adibito sia alla pesca dei tonni che alla lavorazione delle loro carni.

Per ammirare gli “scieri”, i barconi tipici usati per il trasporto dei tonni durante la “mattanza”, bisogna invece andare a Marzamemi (Pachino), uno dei borghi più caratteristici dell’area, dove nei pressi della tonnara sono ancora visibili due di queste tipiche barche locali, tra le ultime ancora integre nell’intera Sicilia.

Per concludere questo affascinante viaggio, facciamo tappa presso la vecchia Tonnara di Avola, costruita nei primi anni del 1600 assieme al vicino borgo. Al suo interno veniva lavorato il tonno rosso che, dopo esser stato pescato con la tecnica della “mattanza” e trasportato con gli “scieri”, veniva pulito, cotto e conservato sott’olio. Da questa tonnara i tonni interi o tagliati in tranci venivano anche portati ai mercati cittadini delle vecchie città di Avola, Noto e Siracusa.

Basta seguire il profilo della costa siciliana sud orientale per imbattersi in questi gioielli, che parlano di un passato nemmeno troppo lontano, che aiuta a leggere nel cuore di una terra che conserva un forte legame con il mare: un rapporto destinato a durare ancora per molto tempo.

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